Il documento del Cn del Pri Il Consiglio Nazionale del PRI, nell’approvare la relazione del Segretario, individua nel rilancio di una prospettiva liberal-democratica il perno centrale della futura azione del partito. Essa andrà qualificata nei suoi contenuti programmatici al fine di contribuire sia al suo rilancio politico che alla più generale soluzione dei problemi dell’Italia. Solo così quell’area, oggi occupata anche da forze politiche che ne negano in radice i valori più autentici, potrà divenire un punto di riferimento più forte, in grado di attrarre nuove energie. Il Consiglio Nazionale esprime altresì le sue preoccupazioni per la situazione economica e sociale dell’Italia. Se il decorso della crisi si è arrestato, come confermano i principali centri internazionali, una ripresa consistente è ancora lungi dal manifestarsi. In questa situazione i repubblicani non possono che ribadire la necessità di coniugare l’indispensabile rigore ad una azione specifica a favore dello sviluppo. Centrale dovrà risultare l’azione a favore del Mezzogiorno, vera occasione di sviluppo per l’intero Paese. Ma per ottenere risultati adeguati, occorrerà superare le politiche fallimentari del passato, battere il malaffare e l’azione della criminalità organizzata; realizzare quelle infrastrutture – non solo materiali – che ancora mancano, utilizzando le risorse, che pure ci sono, per obiettivi di carattere generale e non per soddisfare clientele a vantaggio degli amministratori locali. Occorrono quindi riforme sia di natura economica e sociale che costituzionali, per riportare l’Italia su una direttrice di crescita economica, sociale e civile. I repubblicani si adopereranno affinché questi obbiettivi possano essere perseguiti con il necessario consenso ma anche con l’ineludibile celerità. Roma, 24 ottobre 2009 |